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16/07/2022

Carrera Cup Italia | Mugello: Fenici, è questione di… testa

Mugello

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In una Michelin Cup in veloce evoluzione con De Amicis e Cassarà pronti ad attaccare la leadership, il monomarca tricolore ritrova un grande protagonista della scorsa stagione: “Ora provo ‘serenità mentale’ rispetto alla nuova 911 GT3 Cup, inizio a conoscerla”

In attesa di capire se anche Luca Pastorelli e Mike Knutzov (venuti a contatto in qualifica) potranno prendere il via di gara 1 fra poco, il terzo round della Porsche Carrera Cup Italia sta rimescolando non poco le carte della Michelin Cup. In settimana la conferma del rientro in gara e quindi dell’esordio stagionale di Gianluca Giorgi e Max Montagnese.

Poi già ieri la notizia dell’assenza forzata del capoclassifica Alex De Giacomi, indisposto e quindi rimasto a casa. Quindi stamattina la bella qualifica di Alberto De Amicis (anche se il driver di Ebimotors ha ammesso che avrebbe voluto fare un crono migliore) con conseguente pole position di categoria che gli dà l’opportunità di poter gestire una situazione interessante che potrebbe renderlo nuovo leader già oggi.

Infine il ritorno di Francesco Maria Fenici nelle posizioni che contano dopo essersi qualificato secondo precedendo il campione in carica Marco Cassarà.

Il portacolori di AB Racing è stata la sorpresa delle qualifiche fra i piloti “bronze” (fra l’0altro solo all’ultimo De Amicis è riuscito a sopravanzarlo). Lo scorso anno fu grande protagonista nella seconda parte di stagione di debutto nel monomarca tricolore, quest’anno, sulla nuova 911 GT3 Cup, ha faticato all’esordio a Imola e poi ha marcato punti a Misano, ma rimanendo ancora staccato dal trio De Giacomi-De Amicis-Cassarà.

Un ragazzo ritrovato in questi giorni del Mugello, Fenici, che ora, sorridente, subito sottolinea l’exploit personale: “Per me la P2 è il miglior risultato di sempre in Michelin Cup in qualifica, eguaglio quella di Franciacorta dello scorso anno ma in quel caso giravamo solo noi della categoria, stavolta eravamo tutti in pista”.

Che sensazioni provi dopo due round non facili?

“Sono contento. Sono stato anche in pole fino quasi alla bandiera a scacchi. Però ci sta considerando il livello degli altri con l’esperienza che hanno. Stare lì attaccato è molto bello. Poi sono anche contento di sapere che c’era del potenziale per fare qualcosa meglio, vedendo il giro ideale e pure l’ultimo tentativo di stamattina, che non ho potuto chiudere come volevo per via del traffico incontrato nell’ultimo settore.”

Che cosa è cambiato dalle prime gare?

“La testa! La testa fa tanto. Diciamo che ora provo ‘serenità mentale’ rispetto alla nuova macchina. Inizio a conoscerla. Sono soltanto alla mia quarta stagione agonistica e questa è la quarta Porsche diversa che devo scoprire. Lo scorso anno il feeling è arrivato dopo il giro di boa, quest’anno abbiamo cercato di trovarlo un po’ prima. Ora speriamo bene la partenza in gara perché è ancora uno dei punti da migliorare.”

Qual è ora l’obiettivo in gara 1?

“Partire bene e non guardare negli specchietti. Guardare solo avanti. L’importante è fare le cose bene e puntare al podio.”